L'Albergotto

La causa di tutto fu mia nonna. Quando ero bambino mi chiedeva di aiutarla a preparare da mangiare per la famiglia, fare il pane, le marmellate, la salsa di pomodori. Dalla nonna imparai la passione per la cucina ed il rispetto per le cose semplici e genuine che componevano meravigliosi piatti di allora e che ancora si riescono a proporre se si nutre “passione”. 

Poi, a dodici anni, un amico di famiglia titolare di un Ristorante chiese ai miei genitori se mi lasciavano andare a servire ai tavoli. Ci andai ed ecco il “virus” instaurarsi dentro di me per non abbandonarmi più. Nel 1978, dopo una parentesi cittadina a fare tutt’altra attività, decido di comprare “Il Giardinetto”, mitico locale del tempo che si era reso disponibile e che rispecchiava totalmente i miei sogni di ristoratore e cultore di sapori. Mi faccio “le ossa” per alcuni anni e, considerato che il Ristorante necessitava di importanti e costosi lavori di adeguamento, decido di spostarmi nella mia casa natale (vecchia cascina monferrina con aia e portici di un tempo), vendo il vecchio Giardinetto e costruisco ex novo (mantenendo però tutte le caratteristiche strutturali ed architettoniche preesistenti) il Natalina. Nome della mia povera mamma. Nel 1989, visto che adiacente al Ristorante vi era una bellissima e vecchissima casa sempre di mia proprietà, decido di trasformarla in Albergo ed ecco,  nel 1993, nascere “L’Albergotto”, piccolo Albergo con otto camere. Da allora sono qui e cerco di portare avanti quella passione che mi ha dato molte soddisfazioni pur costandomi tanti sacrifici.

Ristorante Natalina

Non mi piace "costruire" i piatti. Se si vuole costruire o ricamare un piatto perché faccia vetrina, lo si deve manipolare ad esclusivo piacere dell’occhio, facendogli quindi mancare o perdere, nel servirlo, quella fragranza ed immediatezza altresì necessarie per  rispettare “il sapore” piuttosto che “l ‘apparenza” del medesimo.

Ritengo di essere il fautore del principio che ogni portata debba essere proposta in base al risultato ottenuto durante la preparazione più semplice, immediata e corretta, utilizzando unicamente gli ingredienti necessari alla realizzazione della stessa senza aggiungere componenti estranei per renderla di aspetto “gradevole.”

Certamente non si deve né si può non curare con passione e professionalità anche il più piccolo particolare che possa rendere una portata di bell’aspetto, purché questa non debba patirne di conseguenza nel risultato finale del sapore e del gusto.

Tendo quasi sempre a proporre un menu a degustazione piuttosto che alla carta per molteplici ragioni. Il menu a degustazione mi consente di fare una rotazione nella preparazione delle pietanze a seconda delle stagioni e dei frutti del territorio. Così facendo, mi è altresì possibile preparare la quantità necessaria dei cibi previsti, giorno per giorno, in base alle prenotazioni dei Clienti. Ciò garantisce  agli alimenti una qualità e freschezza indubbiamente maggiori, cosa non sempre possibile, invece, quando il menu è alla carta e i piatti cucinati non vengono consumati immediatamente.

Avendo Clienti che soggiornano all'Albergotto ed al Cascinot anche per più giorni, mi è così consentito  variare loro maggiormente i menu.

Augurandomi di avere dato una immagine abbastanza precisa del mio modo di cucinare, Vi invito a venire a provare la cucina del “Natalina” per scoprire e gustare i sapori di un tempo!!...

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Villaggio Cascinot

Il Villaggio è dotato di tutti i comforts, quali camino, idromassaggio, televisore satellitare, frigorifero ecc. ecc...”

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Contatti e prenotazioni

Il Monferrato è nel cuore del Piemonte e porta nel cuore del territorio e della gente che lo abita, la semplicità e genuinità delle tradizioni; che lo contraddistingue e rende unico.”

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